giovedì 4 dicembre 2014

AR & SMART FACTORY - L'Eco di Bergamo

(Da l'Eco di Bergamo del 4 dicembre 2014 - a proposito del nostro Convegno in Confindustria del 3 dicembre)

Prima relegate a mero servizio accessorio, ora anche per le aziende bergamasche l’assistenza,la manutenzione e la formazione sono diventate essenziali quanto la produzione stessa.
In un mondo sempre più veloce e in una situazione attuale in cui l’imperativo per le aziende è il risparmio di tempo e risorse, la tecnologia diventa la vera risposta.
Ieri nella sede di Confindustria Bergamo si è parlato di come la tecnologia della realtà aumentata possa essere utilizzata in ambito industriale. 
«Il mondo tecnologico sta cambiando in maniera rapidissima - spiega Gian Luigi Viscardi, presidente commissione innovazione Confindustria Bergamo - : nanotecnologie, tridimensionalità e realtà aumentata sono innovazioni che rivoluzioneranno il modo di fare produzione, manutenzione, progettazione a distanza. Non è fantascienza, non è uno scenario futuro a lungo termine, ma il presente prossimo.
L'utilizzo della realtà aumentata - ossia la possibilità di sovrapporre informazioni su immagini catturate attraverso una videocamera -  nasce  dall’ambito ludico (videogiochi e film) per poi diffondersi al campo turistico, medico, del design e della meccanica e finalmente in ambito industriale.
Lo  spiega bene Fabio  Zinesi, manager di GCode, azienda bergamasca tra le prime a sviluppare competenze sulla tecnologia della realtà aumentata: «Telesupporto, Formazione a distanza e manutenzione programmata sono gli ambiti nei quali è già utilizzata in ambito industriale e lo sarà sempre più in futuro. Tablet, occhiali che dotano l’utilizzatore di una visione integrata, gli stessi smartphone permettono ad esempio, di visionare un impianto, un macchinario a chilometri di distanza».

Gli smart glasses
A interessare i presenti, un centinaio di rappresentanti delle aziende bergamasche, sono stati però soprattutto gli smartglasses portati per l’occasione dallo specialista di Epson Italia sulle tecnologie indossabili, Giovanni Menegardo: «G]i occhiali permettono una nuova interfaccia tra uomo e macchina che le altre tecnologie non hanno. La possibilità, cioè di avere le mani libere e una visione che è perfettamente in asse con quella degli occhi. Sono più di 100 le aziende in Italia che già li usano e che sono soddisfatte.>>
«Non dobbiamo dimenticare aggiunge Sergio Cavalieri direttore Master in Manutenzione industriale de]l'Università di Bergamo - che non è possibile pensare di introdurre una tecnologia di questo tipo senza integrarla con una struttura già esistente>>.
(Gloria Vitali)



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