E’ la frase con cui David Bevilacqua – Vice President
South Europe Theater EMEAR at Cisco Systems – apre il suo speech al primo
Evento di #IoEtalks presso l’H-Farm Ventures a Roncade. È bene fare un
salto indietro per capire l’importanza di quello che oggi abbiamo, possediamo e
da ciò di cui siamo circondati. Internet ha completamente rivoluzionato la
nostra vita, le nostre abitudini, la modalità con cui cerchiamo lavoro. Alle
spalle, 20 anni di cambiamenti: i primi 12 fatti a passo d’uomo e con
innovazioni importanti, gli ultimi 7 ad una velocità – come direbbero alcuni –
poco sostenibile. Sono stati anni dove ognuno di noi ha avuto la possibilità
di viverli da protagonista ma chi ha colto la vera opportunità? Una
sorta di “allenamento” che ci anticipa ai prossimi 5 di dura
palestra e solo chi sarà veramente allenato, potrà resistere al
cambiamento.
IoT, o meglio, Internet
of Things è una tecnologia che si
pone un’obiettivo ben preciso: l’interconnettibilità
degli oggetti. Gli oggetti vengono resi intelligenti, in grado di
interagire tra loro e solamente in questo modo si potrà ottenere un
risparmio di tempo, maggior efficienza nella produzione e distribuzione. Con
l’IoT, i tanti oggetti connessi, produrranno molti più dati rispetto allo
spazio di archiviazione: il dato, oggi, non ha più valore se non tradotto in
informazione. Il dato, l’informazione, la persona (che con il processo di trasformazione digitale ri-acquista
un valore importante) sono tutti parte di un Network: un Network che ha visto
arrivare al Mobile in 30 anni e all’IoT in soli 10 anni. L’IoT è in grado di
portare benefici non solo economici ma organizzativi: fermarsi ai numeri, ai
soldi, ai dati oggi non conta più nulla. A fare la differenza oggi è il cambio
organizzativo, lo snellire i processi aziendali, la mentalità. Ci stiamo
avvicinando a una rivoluzione: Industria 4.0 – “il passato è un patrimonio a cui dobbiamo guardare ma non deve
diventare un freno per il nostro futuro“. Con l’IoT nuove
soluzioni prenderanno il sopravvento smart mobility, smart energy, ehealth, smart government, smart home, smart city e nuovi settori
avranno la meglio come il digital
signage e il manifatturiero.
Soluzioni e settori protagonisti di un’impennata nel mercato globale.
L’IoT, anticipa alcuni concetti chiave: collaborazione, condivisione, trasformazione. Concetti da
sempre esistiti ma utilizzati in modo differente. Collaborare con tutti, in modo completamente dinamico. La collaborazione ha permesso alla rottura
di muri, schemi rigidi: si è – quasi – arrivati a collaborare tra uffici
e persone diverse, ruoli completamente differenti. Uno stravolgere
l’organigramma aziendale inserendo nuove figure, anticipando nuove aree / temi
su cui lavorare e focalizzarsi. E dalla collaborazione alla condivisione. Da un file all’altro, da un’informazione all’altra.
Non siamo più noi i soli proprietari di quello che creiamo ma noi insieme ad
altri; il segreto per aumentare il Know-how, per crescere e
aumentare l’entusiasmo di ognuno: il sapere è una delle belle ricchezze che ognuno di noi possiede ed
è chiamato a mettere al servizio degli altri. Se davvero siamo consapevoli
e a conoscenza di questi cambiamenti, allora ci stiamo avviando verso il
processo di trasformazione:
una trasformazione che
ci porterà a vedere – nel 2020 – una crescita enorme di dispositivi e persone
connesse fino a 50 miliardi di device – 7 c.a. per persona. Un numero
importante se si pensa che oggi, nel 2015, i dispositivi connessi sono pari
all’1% degli oggetti che possiamo connettere. La trasformazione digitale è un processo complesso. Sono molte le
persone che desiderano – giornalmente – connettere dispositivi e
oggetti tralasciando il concetto molto importante quale essere quello
della sicurezza.
Con l’Internet of Things si prende consapevolezza di una
fusione: mondo digitale e mondo fisico; due mondi differenti
che sono connessi tra loro da una sola cosa: la persona quale nodo importante e unico dei processi di
digitalizzazione che acquista un valore eccellente, unico: la persona – che
fino ad ora era considerata un numero – esce allo scoperto e ha finalmente un
nome, un’immagine, la sua vera identità.
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