venerdì 21 agosto 2015

L’Internet of Things uno strumento per migliorare gli Ambienti di Vita, a patto che …

L’Internet of Things uno strumento per migliorare gli Ambienti di Vita, a patto che …
Partiamo e l’invito che mi permetto di rivolgervi è quello di partecipare e di aiutarci ad indirizzare il dibattito ed il confronto su temi utili e concreti.
L’evoluzione tecnologica ci ha portato a circondarci di oggetti e sistemi che hanno lo scopo di “semplificare la vita”, mentre nello stesso tempo un’enorme quantità e varietà di dati vengono raccolti attraverso i dispositivi collegati in rete, così tanto da destare non poche preoccupazioni in ambito ad esempio della sicurezza.
Non vi sono dubbi che l’Internet of Things offra una straordinaria opportunità per migliorare gli ambienti in cui viviamo, con conseguenti benefici economici  e sociali, ma soprattutto portando un maggior benessere in grado di migliorare la qualità della vita in particolare degli anziani e delle persone più fragili, a patto che si riesca ad:
-          integrare strumenti  che offrano semplicità d’uso con interfacce e soluzioni semplici, intuitive e complete;
-          garantire la sicurezza dei dati;
-          non compromettere la privacy.
In attesa che il legislatore, le authority per le comunicazioni  riescano a comprendere le nuove tecnologie ed a emanare una giusta normativa, quali risposte concrete si possono dare a questi punti , che possono avere implicazioni potenzialmente molto profonde su diversi aspetti della nostra vita, per agevolare contemporaneamente  l’utilizzatore ad usufruirne con facilità e per difenderlo dai rischi di una vita sempre più connessa?
Certamente il tema è molto affascinante e nonostante esistano molte specifiche competenze tecnologiche per “tenere a bada” le tecnologie, una delle necessità più impellenti che si avverte è quella di far crescere delle nuove figure professionali multidisciplinari.
Per colmare le lacune che ritardano la conoscenza è fondamentale che le aziende, le industrie , le società di sviluppo e gli ambienti formativi inizino veramente a cooperare per creare tecnici e tecnologie che facciamo dialogare e crescere l’IoT nel giusto verso, cioè con una corretta attenzione verso gli utilizzatori finali , la sicurezza dei dati e la privacy.
Lo sapranno fare, ma soprattutto lo vorranno fare? oppure ognuno cercherà di accaparrarsi la maggior fetta di mercato possibile dimenticandosi dei bisogni e dei diritti degli utilizzatori fino a che non saranno obbligati a farlo?.
In questo senso il contributo della Community “The HUB of Innovation and Technology for Smart Living” potrà rivelarsi molto importante , anche per valutare i possibili rischi ed iniziare a dare delle risposte ad esempio ai punti sopra indicati.
Quindi un caloroso benvenuto a tutti coloro che vorranno dare il loro contributo  ed un grande augurio di buon lavoro.
Vezio

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