giovedì 26 novembre 2015

“Quando Internet è entrato nella vostra vita?”

E’ la frase con cui David Bevilacqua – Vice President South Europe Theater EMEAR at Cisco Systems – apre il suo speech al primo Evento di #IoEtalks presso l’H-Farm Ventures a Roncade. È bene fare un salto indietro per capire l’importanza di quello che oggi abbiamo, possediamo e da ciò di cui siamo circondati. Internet ha completamente rivoluzionato la nostra vita, le nostre abitudini, la modalità con cui cerchiamo lavoro. Alle spalle, 20 anni di cambiamenti: i primi 12 fatti a passo d’uomo e con innovazioni importanti, gli ultimi 7 ad una velocità – come direbbero alcuni – poco sostenibile. Sono stati anni dove ognuno di noi ha avuto la possibilità di viverli da protagonista ma chi ha colto la vera opportunità? Una sorta di “allenamento” che ci anticipa ai prossimi 5 di dura palestra e solo chi sarà veramente allenato, potrà resistere al cambiamento.
IoT, o meglio, Internet of Things  è una tecnologia che si pone un’obiettivo ben preciso: l’interconnettibilità degli oggetti. Gli oggetti vengono resi intelligenti, in grado di interagire tra loro e solamente in questo modo si potrà ottenere un risparmio di tempo, maggior efficienza nella produzione e distribuzione. Con l’IoT, i tanti oggetti connessi, produrranno molti più dati rispetto allo spazio di archiviazione: il dato, oggi, non ha più valore se non tradotto in informazione. Il dato, l’informazione, la persona (che con il processo di trasformazione digitale ri-acquista un valore importante) sono tutti parte di un Network: un Network che ha visto arrivare al Mobile in 30 anni e all’IoT in soli 10 anni. L’IoT è in grado di portare benefici non solo economici ma organizzativi: fermarsi ai numeri, ai soldi, ai dati oggi non conta più nulla. A fare la differenza oggi è il cambio organizzativo, lo snellire i processi aziendali, la mentalità. Ci stiamo avvicinando a una rivoluzione: Industria 4.0 – “il passato è un patrimonio a cui dobbiamo guardare ma non deve diventare un freno per il nostro futuro“. Con l’IoT nuove soluzioni prenderanno il sopravvento smart mobility, smart energy, ehealth, smart governmentsmart homesmart city e nuovi settori avranno la meglio come il digital signage e il manifatturiero. Soluzioni e settori protagonisti di un’impennata nel mercato globale.
L’IoT, anticipa alcuni concetti chiave: collaborazionecondivisionetrasformazione. Concetti da sempre esistiti ma utilizzati in modo differente. Collaborare con tutti, in modo completamente dinamico. La collaborazione ha permesso alla rottura di muri, schemi rigidi: si è – quasi – arrivati a collaborare tra uffici e persone diverse, ruoli completamente differenti. Uno stravolgere l’organigramma aziendale inserendo nuove figure, anticipando nuove aree / temi su cui lavorare e focalizzarsi. E dalla collaborazione alla condivisione. Da un file all’altro, da un’informazione all’altra. Non siamo più noi i soli proprietari di quello che creiamo ma noi insieme ad altri; il segreto per aumentare il Know-how, per crescere e aumentare l’entusiasmo di ognuno: il sapere è una delle belle ricchezze che ognuno di noi possiede ed è chiamato a mettere al servizio degli altri. Se davvero siamo consapevoli e a conoscenza di questi cambiamenti, allora ci stiamo avviando verso il processo di trasformazione: una trasformazione che ci porterà a vedere – nel 2020 – una crescita enorme di dispositivi e persone connesse fino a 50 miliardi di device – 7 c.a. per persona. Un numero importante se si pensa che oggi, nel 2015, i dispositivi connessi sono pari all’1% degli oggetti che possiamo connettere. La trasformazione digitale è un processo complesso. Sono molte le persone che desiderano – giornalmente – connettere dispositivi e oggetti tralasciando il concetto molto importante quale essere quello della sicurezza. 

Con l’Internet of Things si prende consapevolezza di una fusione: mondo digitale e mondo fisico; due mondi differenti che sono connessi tra loro da una sola cosa: la persona quale nodo importante e unico dei processi di digitalizzazione che acquista un valore eccellente, unico: la persona – che fino ad ora era considerata un numero – esce allo scoperto e ha finalmente un nome, un’immagine, la sua vera identità.

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